La città di Maxixe, situata nella provincia di Inhambane nel sud del paese del Mozambico, nel 1913 diventò il primo distretto della provincia, com una popolazione stimata in 105.895 abitanti (censimento del 2007). Confina a nord col distretto di Morrumbene attraverso il fiume Nhanombe, a sud coi distretti di Jangamo e Homoíne.
Il comune di Maxixe è costituito da cinque aree suddivise in 30 località com caratteristiche sia urbane che rurali. E’ considerato la capitale di Inhambane dal punto di vista economico ma nonostante ciò rimane tanta povertà, ci sono problemi di accesso all’acqua potabile, il diritto alla salute non è garantito a tutti, l’igiene è quasi sempre scarsa, i quartieri sono disordinati e il commercio illegale cresce con un ritmo allarmante. La popolazione femminile è del 55% e svolge attività informali prevalentemente nell’agricoltura e nel piccolo commercio. Il clima è tropicale umido, l’umidità relativa è intorno al 74% nel mese di ottobre con un massimo del 79% nel mese di giugno. La città di Maxixe è bagnata dalle acque della baia di Inhambane, la vegetazione è molto ricca e si coltivano verdure, ortaggi, cocco, anacardi, mango. E’ molto sviluppata la produzione di oli, saponi, lavorazione del legno e della lamiera.
Come abbiamo già evidenziato, non tutti gli abitanti di Maxixe hanno la possibilità di accedere ai servizi sanitari e devono percorrere lunghe distanze per raggiungere strutture meglio attrezzate. Il settore scolastico di Maxixe necessita ancora di molti investimenti, la città dispone di 26 scuole primarie e secondarie mentre sono carenti i fondi per le scuole dell’infanzia perché si è preferito dare la priorità alle scuole professionali e alle università.
La disoccupazione arriva al 48%, non ci sono molte offerte lavorative e questo porta ad un aumento delle attività illegali in città.
E’ molto preoccupante il numero dei bambini che non hanno accesso all’ambiente scolastico e vivono in situazioni di rischio sociale, in situazioni di povertà con scarso accesso all’acqua, all’elettricità, al cibo, alla salute. Questo contesto di miseria, disoccupazione, abbandono, emarginazione, violenza e basso reddito procapite aggrava la situazione delle famiglie della zona. I missionari della Sacra Famiglia lavorano a favore dei bambini e delle loro famiglie con attività sociali ed educative cercando di favorire l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro una volta che si è concluso il percorso scolastico.