Vangelo Mc 16, 9-15
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero…
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Il nostro amore a una persona si conferma e si rafforza quando parliamo di lei ad altri, che gioiscono per la nostra gioia. Una prova del nostro amore a Gesù è il desiderio che sia amato da altri, da tutti. È l’unico per te e vuoi che sia l’unico per tutti, perché è l’unico. Egli ti ha guarito, gli sei grato, lo ami. Tu vuoi allora che tutti guariscano perché lo possano fissare negli occhi, grati per la guarigione ricevuta e più ancora perché tutti capiscano che solo lui guarisce. Quando uno ha trovato la medicina che l’ha guarito, la propone a tutti coloro che hanno la malattia di cui lui ha sofferto. Così, guariti da Gesù, andiamo a dire a tutti che lui è la medicina che guarisce. La nostra gioia è la garanzia che la medicina è efficace. Nessuna realtà limi tata nella qualità e nel tempo può essere risposta alle attese del cuore umano. Gesù è l’infinito a portata dell’uomo. Entrando in Gesù, l’uomo inizia un cammino che è pienezza totale e divenire senza termine. Predicate a tutte le genti, con la vita convertita a lui, che il Signore Gesù è la misura dell’uomo!