Vangelo Gv 12, 1-11
… Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo… «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me»…
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Guardate il rapporto che Gesù ha: si lascia profumare, si lascia asciugare i piedi con i capelli da quella donna. È importante questo, perché significa che ha capito che lei gli voleva bene come lui le voleva bene, e quindi viveva un rapporto affettivo. Nasce un’affettività che consiste nel capirsi e che, nello stesso tempo, riporta la persona alla verità. Mi preme dirvi che Gesù ama anche con il sentimento, perché non pensiamo che l’amore sia una cosa disincarnata. Dalla Genesi sappiamo che l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, è fatto con dei sentimenti. Se Gesù piange, vuol dire che ha dei sentimenti; se Gesù si commuove, se piange su Gerusalemme perché non l’ha accolto, vuol dire che ha dei sentimenti. Non andiamo a Dio come angeli, ma andiamo a Dio come uomini, con la nostra ricchezza affettiva, con la nostra ricchezza di sentimenti, con la nostra ricchezza di difetti, con la nostra ricchezza di umanità che abbiamo. Quando noi andiamo al Signore, andiamo con tutta questa pienezza di noi stessi: è la tua persona che si incontra con il Signore che opera dentro di te e agisce dentro di te, per cui quando tu ti metti davanti a lui e ti poni nella preghiera gli dici: «Eccomi, o Signore».