Lunedì – 5° di Quaresima

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Prima lettura Dn 13, 1-9.15-17.19-30.33-62
In quei giorni, abitava a Babilonia un uomo chiamato Ioakìm, il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna… Appena partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e le dissero: «Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e concediti a noi. In caso contrario ti accuseremo… »… Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me»…
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Coloro che ragionano secondo la fede, amano secondo la virtù della carità, hanno la speranza e la prudenza dello Spirito, sono come Susanna. La prudenza della carne ti fa dire: «Quanto ci guadagno, quanto ci perdo?» Invece la prudenza dello Spirito ti fa dire: «Quanto ci guadagna il Regno di Dio, quanto ci perde?» Mentre ragioni così cresce la giustizia agli occhi di Dio (la giustizia umana è così piccola), la fortezza («Non mi sono tirato indietro») e la temperanza (esseri di Dio che camminano per lui). Dobbiamo arrivare a vivere su questa terra come fossimo già in cielo!