Come da ormai tanti anni, il nostro Centro Missionario della Sacra Famiglia si prepara a celebrare, Domenica 5 ottobre, la Giornata Missionaria di Congregazione; sarà una giornata in cui trionferà l’Eucarestia, l’annuncio, l’invio di p. Michelangelo Moioli e fratel Stefano Turani, e la gioia di portare a tutti l’amore di Dio.
Come Dio al profeta Giona diremo anche noi ai nostri due fratelli: “ Alzatevi e andate a Nínive, la grande città!”, la capitale dell’impero, ma “periferia esistenziale” nella quale più nessuno sa ormai distinguere la destra dalla sinistra, cioè il bene dal male!
Noi, gente della Sacra Famiglia, rinati in Cristo col battesimo, abbiamo nel nostro DNA la missionarietà di tutta la chiesa che è l’amore. Quell’amore che ci spinge ad arrivare fino alle periferie esistenziali della società, che sono i poveri (peccatori), i giovani, le donne fino a farle diventare il cuore della missione.
Se percorriamo questa strada ritroveremo il nostro “esodo” che ci porterà dritti al cuore del regno di Dio che è la vita di tutti noi vissuta insieme, noi uomini e donne della Pasqua.
Sarà, la nostra, una celebrazione della grazia dello Spirito e della gioia di Cristo che diventa nella preghiera, nell’incontro e nel convivio un modo nuovo di vincere, con i nostri inviati p. Michelangelo e fra Stefano, lo spazio delle terre lontane e sentirceli sempre vicini.
Questo loro modo di esistere nel nostro cuore, che è il modo dell’Eucarestia e della familiarità, ci impegnerà ad aiutarli a vivere e a portare avanti con loro le opere sociali iniziate, soprattutto quelle dell’educazione e della formazione.
Non facciamoci illusioni, la nostra missionarietà è fatta anche di sostegno concreto. Questo nostro sforzo diventa realtà nell’offrire ai missionari intenzioni di messe, adozioni a distanza, offerte in denaro, mettendo a disposizione le nostre professionalità lavorative proprio là dove operano i nostri missionari.
Naturalmente il nostro Centro Missionario si impegnerà a coordinare tutti le iniziative che nasceranno in questo ambito. Non sarebbe né umano né tanto meno cristiano inviare gente per poi abbandonarla!
S. Paola Elisabetta Cerioli, la nostra fondatrice, ha detto: “Vorrei avere tutti i cuori possibili per amarvi con tutto l’amore possibile”! Non dovrebbe essere questo il nostro atteggiamento verso i missionari e le missioni?
Padre Vittorio Carminati